Perdere e riguadagnare l’amore

“…the smile on your face let’s me know that you need me

there’s a truth in your eyes saying you’ll never leave me

the touch of your hand says you’ll catch me wherever I fall

you say it best, when you say nothing at all…”    

Al centro di una relazione felice si trova una fiducia profonda che ognuno abbia importanza per l’altro e quando sarà necessario gli risponderà. Per sentirci al sicuro necessitiamo di una persona cara accessibile e responsiva.

Quello che implicitamente chiediamo in qualsiasi relazione d’amore è “ci sei tu per me? Sarai accessibile e responsivo per me?”.  Quando la risposta a queste domande si fa incerta, diventa un “forse”, il dubbio e la sfiducia inizia ad infestare la relazione. Le relazioni infelici sono infatti dominate da una sensazione di profonda deprivazione emotiva, rifiuto e persino abbandono.

 

Alcune persone sono state abbastanza fortunate da aver ricevuto dai genitori un modello di riferimento di come si presenta un amore sicuro. Altre sfortunatamente meno.

In entrambi i casi, in una relazione di coppia tra adulti ad un certo punto si attraverserà conflitti o disagi e il legame potrà iniziare a vacillare e il panico e il dolore che accompagnerà questa fase sarà per lo più dovuto all’angoscia da separazione. 

Gli adulti come i bambini sperimentano l’angoscia da separazione dalla persona amata allo stesso modo. Quando si sentono rifiutati e abbandonati infatti cercano di stabilire un contatto, inseguono e si aggrappano con la stessa rabbia e la stessa disperazione.

 

L’angoscia da separazione progredisce attraverso 4 fasi:

  1. Rabbia e protesta “devi per forza andare da tua madre stasera...sei sempre al lavoro...non parli mai con me...sei un egoista”. La rabbia manifestata nelle relazioni adulte può impedire al partner di sentire il disagio reale che ci sta sotto e quello che verrà percepito sarà critica e ostilità.
  2. Aggrapparsi e ricercare “ti ho chiesto migliaia di volte di mandarmi un messaggio...non mi abbracci mai…dici di amarmi ma non mi stringi mai”
  3. Tristezza e Disperazione che nelle relazioni adulte può esprimersi in una minaccia abbandonica con il tentativo di ottenere una risposta dal partner o in ritiro e dolore spingendo la persona a ritirarsi in un senso di impotenza. 
  4. Distacco. A questo stadio la persona accetta che la relazione non appagherà più i propri desideri, smette di investire in essa e inizia a lasciarla morire. 

Non bisogna mai sottovalutare la forza pura dell’angoscia da separazione, è cablata nel cervello umano da migliaia di anni di evoluzione. Sentire di perdere il contatto con la figura di attaccamento protettiva significava un tempo morte certa. 

 

Tuttavia in una relazione positiva dove i partner hanno un certo livello di connessione sicura reciproca questa sequenza può essere bloccata da subito. Per riparare un legame non è sufficiente lavorare sulla distanza tra i partner ma è opportuno imparare a volgersi l’uno all’altro e rivelare i propri timori e desideri.

 

Alcune relazioni tuttavia possono aver bisogno di un supporto professionale che aiuti i partner a comprendere le dinamiche che entrano in gioco quando ci si sente in un certo modo e a vedere le mosse che provocano la danza del distacco spingendoli al panico e alla separazione. 

 

Bibliografia: “Il senso dell’amore ” di Sue Johnson, ISC editore

 

di Katia e Sara Santarelli

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